Il Parco Regionale della Maremma è stato istituito con legge regionale n°65 del 05 giugno 1975 ed è, cronologicamente, la seconda area protetta regionale istituita in Italia dopo il Parco Regionale del Ticino.
La legge istitutiva sopra richiamata aveva individuato specifici obiettivi e finalità in merito a " ... la tutela delle caratteristiche naturali, ambientali e storiche della Maremma in funzione dell'uso sociale di tali valori, nonché la promozione della ricerca scientifica e della didattica naturalistica ...". Lo stesso articolo 2 della legge regionale istitutiva definisce il territorio del Parco, precisando che “… si estende nei Comuni di Grosseto, Magliano in Toscana ed Orbetello e comprende i monti dell’Uccellina, la palude della Trappola e la foce dell’Ombrone … “.
Con la successiva legge regionale n°24 del 16 marzo 1994, emanata a seguito dell’approvazione della legge n°394/1991 - legge quadro sui parchi e le aree protette, il Parco della Maremma è stato trasformato da Consorzio di Comuni in Ente pubblico non economico autonomo e dotato di propria personalità giuridica, definendo in maniera più chiara e precisa gli organi costitutivi e le specifiche competenze.
Alla luce delle novità introdotte dalla legge quadro nazionale e dalla legge istitutiva regionale, le finalità e gli obiettivi dell’area protetta possono essere sintetizzati nel seguente schema, anche in riferimento al contenuto delle norme tecniche di attuazione allegate al vigente piano per il parco:
- la conservazione e la riqualificazione dei valori e delle caratteristiche naturali ed ambientali tramite appropriate discipline che ne garantiscono usi compatibili, nonché tramite interventi di “difesa attiva” che favoriscano la ricostituzione degli equilibri ambientali e di appropriate relazioni uomo-natura;
- la tutela e la valorizzazione dei valori storici, architettonici e culturali tramite appropriate discipline che ne garantiscono usi e fruibilità appropriate;
- la valorizzazione delle attività produttive peculiari dell’area, arrestando i fenomeni di sfruttamento ed uso improprio, mantenendo e/o migliorando le attività agro-silvo-pastorali;
- la costituzione di un uso sociale dei valori del parco tramite un sistema turistico-ricreativo che permetta una fruizione all’area e delle sue risorse che non sia lesiva dell’ambiente;
- la promozione della ricerca scientifica e di iniziative per l’informazione e l’educazione ambientale per una più diffusa conoscenza e coscienza degli equilibri naturali e dei valori umani, come rappresentazione e comunicazione a livello socioculturale di una nuova immagine dei territori interessati dal parco e dall’area contigua;
- la promozione di uno sviluppo socio-economico sostenibile in tutto l’ambito territoriale di applicazione.
Con l’approvazione dellalegge regionale n°30 del 19 marzo 2015 - norme per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale regionale, vengono ulteriormente definite le finalità dei parchi:
- la conservazione, il ripristino e il miglioramento dell’ambiente naturale e degli habitat naturali e seminaturali nonché la salvaguardia delle specie vegetali e animali selvatiche, anche tramite gli interventi necessari a conseguire o ripristinare equilibri faunistici ottimali;
- la preservazione e il corretto utilizzo delle risorse naturali presenti, con particolare riferimento alla biodiversità ed alla geodiversità;
- lo sviluppo di attività economiche ecosostenibili;
- la conservazione e valorizzazione dei valori paesaggistici e storico-culturali.
Infine è opportuno indicare le seguenti finalità riportate dallo Statuto del Parco regionale della Maremma, approvato con delibera del Consiglio Regione Toscana n°124 del 5 dicembre 2007:
- la tutela istituzionale delle peculiarità naturali, ambientali e storiche della Maremma, in funzione del loro uso sociale, e per la promozione della ricerca scientifica e dell’educazione ambientale;
- la tutela dei valori naturalistici, paesaggistici ed ambientali anche attraverso il miglioramento delle condizioni di vita delle comunità locali e la realizzazione di un equilibrato rapporto tra attività economiche ed ecosistema, per uno sviluppo sostenibile.